In cammino con i Santi

2. “Nessuna pena alla mia mamma”

L’affetto verso la mamma era per Maddalena uno stimolo potente alla virtù. Si narra che un giorno, giocando con il fratello Pietro, entrarono in un frutteto. Appena videro la frutta squisita che pendeva dagli alberi, si guardarono a vicenda e in quel muto sguardo di intesa pensarono di soddisfare la tentazione della gola. Ma improvvisamente sentirono una voce. Pietro invitò Maddalena a scappare. E’ la guardia campestre! Maddalena, più piccola e ancora poco agile nei movimenti, cominciò a correre trepidante quando inciampò in uno sterpo e cadde. Si rialzò in fretta ed eccola nuovamente con un piede in una buca e nuovamente a terra. Il dolore del colpo e lo spavento le strapparono alcune grida, ma balzata nuovamente in piedi riprese la corsa. Non si avvide di un fosso e bastò una falsa spinta per esserci dentro. Gettò un grido e al pensiero di poter essere presa da una guardia ritrovò il vigore e via di corsa.

A molti anni di distanza, raccontando questo episodio alle suore, diceva: “in quella corsa ciò che più mi affannava non era la paura di busse o rimproveri ma il pensiero della pena che avrei recato alla mia mamma al vedersi condurre in casa la sua Maddalena da una guardia”.

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