SERVIZI CIVILI

Don Bosco, per le strade di Torino, vide le necessità dei giovani in pericolo e rispose alla loro povertà aprendo nuovi fronti di servizio pastorale.

Si considerò mandato da Dio a rispondere al grido dei giovani poveri e intuì che, se era importante dare risposte immediate al loro malessere, lo era ancor di più prevenirne le cause con una proposta educativa integrale.

(dal Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile, pag. 233)

L’opzione per i giovani poveri, abbandonati e in pericolo è sempre stata presente nel cuore e nella vita della Famiglia Salesiana, da Don Bosco fi no ad oggi: da qui una grande varietà di progetti, servizi e strutture per la gioventù più povera, con la scelta  dell’educazione, ispirata al criterio preventivo salesiano.

(dal Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile, pag. 234)

IL DELEGATO SCS

DON ANTONELLO BONASERA

Nato ad Enna il 31 maggio 1963.
Completa il noviziato diventando salesiano l’8 settembre 1983.

Ha scelto don Bosco perché...

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