In cammino con i Santi

12. Dal giardino di Trecastagni al mare di Alì e oltre

Ragazze, postulanti, novizie e suore riempivano di laboriosa gioia e di sincera fraternità il giardinetto del Conservatorio di Trecastagni. Tutto era gioia, schiamazzi, studio e impegno.
Il numero cresceva e i fiori di campo avevano bisogno di nuovi orizzonti. Così nonostante il peggioramento delle condizioni di salute Maddalena Morano si mette in cammino alla volta di Alì Terme dove i coniugi Marino offrono la possibilità di realizzare una costruzione più grande che possa accogliere ragazze, novizie e suore.
Il 25 Luglio 1890 sr Morano con due suore e una novizia aprivano la nuova casa di Alì Marina. Questa ebbe inizi modesti e in attesa che si costruisse il grande fabbricato nei locali vecchi e angusti si portava avanti l’oratorio che ebbe inizio sulle spiagge il pomeriggio del 9 Agosto quando camminando sulla sabbia Maddalena invitava le ragazze e i ragazzi a frequentare l’oratorio che avrebbe avuto inizio ufficiale il 10 Agosto. La consapevolezza che tanti ragazzi non avevano ancora ricevuto i sacramenti portò la Madre a decidere di avviare il catechismo quotidiano per istruire e preparare al giorno dell’ incontro con Gesù.
Il 21 Agosto si avvia anche il laboratorio gratuito. Il 30 ottobre con l’approvazione di don Rua si pongono le basi strutturali per la costruzione dell’edificio che sarebbe stato l’educandato. Intanto nei vecchi locali il 20 novembre si istituiva la IV classe elementare e nei primi mesi del 1891 si dava inizio al noviziato con quattro postulanti chiamate da Trecastagni, le quali fecero vestizione il 5 Aprile. Nella chiesetta oltre alle suore c’erano anche alcune persone di Ali venute a vedere «come si fanno le suore».
La vita ad Alì Marina in quei primi anni fu caratterizzata da spiccata povertà. Una suora vissuta con la madre in quei primi anni così scriveva: “nel primo anno di Alì sr Morano (già avanzata nella malattia) soffrì assai senza mai un lamento, anzi benedicendo Dio non solo per i mali che l’incomodavano, ma ancora per le privazioni delle cose più necessarie per la sua salute”.
In quella essenzialità e povertà di vita non mancava il dono ai poveri e a quanti erano in necessità. Tante volte alle ragazze che andavano a casa per visitare la famiglia preparava un pacco da lasciare a chi ne aveva bisogno e quando qualcuna stava male per una breve malattia non esitava a mandare la sua colazione con l’impegno di mantenere il segreto: “che nessuno lo sappia”.
L’8 settembre con la presenza di tre sorelle si apre l’educandato. Era la madonna che le mandava. Erano anni belli in cui, dicevano le sorelle, abbiamo sperimentato l’amore e il sincero affetto di una mamma. “ci chiamava con il nome di figlie perché ci amava come una mamma. Alla fine di tavola uscite le suore, ella ci chiamava presso di sé, divideva fra noi la frutta rimasta e poi chiacchierava con noi amabilmente.”
Nel mese di ottobre le educande salirono a dodici e crebbero ancora negli anni successivi. Il 20 settembre iniziava ad Alì una muta di esercizi spirituali per le suore.
Da allora Maddalena Morano stabilì la sua residenza ad Alì, dove la costruzione del fabbricato, la cura delle novizie e delle educande chiedevano la sua presenza.
Il 18 Febbraio 1892 don Rua visitava per la prima volta la casa di Alì Marina. Fu una visita che illuminava la vita di tutti e in particolare quella di sr Morano, la quale dagli incoraggiamenti del successore di don Bosco trasse incitamento alla generosità verso Dio.
In quei giorni, infatti, la Madre scriveva alcuni propositi:
lasciate tutti gli altri scopi: tenete nella mente, nel cuore e negli atti lo scopo unico di farsi dei meriti: il nostro tempo propizio volge al fine
in tutti i modi possibili non risparmiarsi dal fare del bene alle anime.
In Sicilia, alla parte opposta di Ali, c'è Marsala: circa 300 chilometri in linea d'aria, molto di più sui treni sbuffanti di quel tempo. A Marsala chiedono con insistenza le FMA, e nel gennaio 1894 Madre Morano vi accompagna cinque suore. Cominciano con l'oratorio, poi vengono la scuola e il laboratorio per le ragazze povere.
Scendendo da Catania verso Ragusa, si incontra a quasi 600 metri di altezza il grosso paese di Vizzini. Negli ultimi giorni dell'ottobre 1894, guidate da Madre Morano, sei FMA vi si recano a prendere la direzione dell'asilo per bambini poveri, aprire un laboratorio e l'oratorio festivo. È la decima opera delle FMA in Sicilia.

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