La nuova vita e la carica positiva che ne era scaturita, avevano offerto a Nino una gioia troppo grande che non poteva essere trattenuta per sé. Sentiva il bisogno, quasi una necessità impellente, di doverla comunicare agli altri.
Lo fece attraverso i suoi interventi alla radio, le partecipazioni a trasmissioni televisive, le migliaia di lettere che scriveva, la pubblicazione di articoli e di vari libri oltre che con la sua presenza fisica in tanti luoghi e incontrando tante persone.
Viaggiò tanto con la sua carrozzina che, di norma, veniva trasportata da una macchina guidata dal carissimo cognato Paolo. Andava a dare la sua testimonianza ovunque veniva invitato: luoghi mete di pellegrinaggio, convegni e congressi, scuole, raduni di Gruppi ecclesiali…
Indelebili, nella mente di Nino, rimasero i viaggi a Lourdes, il primo nel 1984, lo ricorda così. ”Partii nel Luglio 1984 col treno dell’Unitalsi. Sdraiato sul lettino, durante il viaggio chiedevo continuamente al Signore il perché mi volesse lì, farmi affrontare un viaggio così lungo, sottopormi al caldo e a tanta sofferenza. Gesù non tardò e disse al mio cuore – devi testimoniarmi!-. Così con coraggio e fiducia davanti a tantissime persone e a tanti fratelli di croce ho avuto la grande gioia di parlare del Signore. Fu un’esperienza che non potrò mai dimenticare, così come quella fatta dopo qualche mese nel Santuario della Madonnina delle Lacrime, in occasione della venuta del Rettor Maggiore dei Salesiani, don Egidio Viganò”.
E in questa occasione Nino ricorda la grande emozione e la richiesta di poter dire alcune frasi al microfono dopo l’offertorio: “Rettor Maggiore, tanti hanno portato dei doni, io non ho niente da donare, le offro solo quello che ho, offro per lei e la Famiglia Salesiana la mia preghiera, la mia croce e la mia vita”. Don Viganò abbracciò e ringraziò Nino per le parole che aveva pronunciato.
Altro viaggio a Lourdes tra luglio e agosto del 1987 e, di ritorno, visita ai luoghi di San Francesco di Assisi; Nel 1988, in occasione dei festeggiamenti legati al Centenario della morte di don Bosco, Nino può visitare Torino e i luoghi Salesiani, incontra il successore di don Bosco don Viganò, con cui intratterrà una frequente comunicazione epistolare. Nello stesso anno ha la gioia di incontrare il Santo Padre Papa Giovanni Paolo II.
Altro memorabile pellegrinaggio a Medjugorie nel 1989, Nino porta la sua testimonianza in un luogo di devozione mariana e rende grazie a Maria, la Madre di Gesù, che sente vicino nel suo cammino e soprattutto nei momenti di scoramento e quando la Croce diviene molto pesante e dura da portare.
Il 2 Settembre 1998, partecipa alla Giornata Mondiale del Malato a Loreto, avendo occasione di fare amicizia con S.E. Mons. Angelo Comastri che ha curato la prefazione di uno dei libri di Nino, In cammino verso la luce, presentato in occasione del 33° Anniversario della Croce.