In cammino con i Santi

1. Un’epoca ricca di grandi trasformazioni

Non è facile delineare rapidamente e per grandi linee il secolo XIX, nel corso del quale si snoda la vita del Servo di Dio Cardinale Giuseppe Guarino: questo secolo è ricco di grandi trasformazioni sociali e culturali, che hanno riguardato profondamente anche la dimensione religiosa.

Particolarmente evidenti queste trasformazioni sono state in Italia: l’Ottocento è stato infatti il secolo in cui si è realizzata l’unità nazionale, evento gravido di conseguenze non sempre positive. Accanto all’avvio dell’industrializzazione del Nord del paese troviamo il Sud lasciato in preda dell’arretratezza economica e del disagio sociale, che sfociava spesso in aperta ribellione, come dimostra il fenomeno del brigantaggio; sul piano sociale, nonostante gli interventi a favore dell’istruzione obbligatoria, si allargò la differenza fra ricchi e poveri; l’esigenza di completare l’unità territoriale e di fissare la capitale dello Stato a Roma portò alla caduta del potere temporale dei Papi ed all’apertura dolorosa della “Questione Romana”, che per circa 60 anni mise la Chiesa cattolica contro lo Stato Italiano. Di fatto la soluzione a questi problemi fu cercata, da parte del governo, nella centralizzazione dal punto di vista amministrativo e legislativo, come se qualsiasi aspetto della vita degli italiani dovesse essere uniformato al modello proposto dal Piemonte, che aveva guidato il processo di unificazione del Paese.

La cultura dominante si proponeva di mettere in evidenza tutto quello che aveva contribuito al processo di unificazione del nostro Paese, boicottando come espressione di arretratezza e di oscurantismo le manifestazione religiose; l’anticlericalismo diffuso nei ceti dirigenti tendeva anche a mettere in ombra tante  personalità religiose di elevata statura vissute nel sud dell’Italia, lasciandole a lungo sconosciute. Fra queste anche la luminosa personalità del servo di Dio, cardinale Giuseppe Guarino.

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