San Cataldo

Avvio dell’anno pastorale 2023-2024

con il desiderio di crescere sempre più nella comunione e nella corresponsabilità

Non si è ancora ben compreso se siano state le elevate temperature dell’ultima domenica di agosto o – come ci piace pensare – il bel clima di famiglia e l’interessante tema affrontato a “scaldare” i cuori dei circa duecento partecipanti all’incontro di avvio dell’anno pastorale 2023/2024 svoltosi presso l’Oratorio Salesiano “San Luigi” di San Cataldo (CL), che ha visto riuniti insieme i Direttori di tutte le Case Salesiane della Sicilia, membri dei Consigli delle C.E.P., incaricati delle Opere a conduzione laicale, animatori pastorali, laici e giovani di tutte le Case Salesiane della Sicilia.

Ad aprire la giornata, il saluto dell’Ispettore, don Giovanni D’Andrea, che dopo aver ha ringraziato i presenti per la loro partecipazione e per l’impegno profuso nelle rispettive Case di appartenenza, ha introdotto un video messaggio di saluto da parte di don Domenico Paternò, nuovo Superiore della nascente Circoscrizione Speciale del Nord Africa (CNA) intitolata a Sant’Agostino.

Nell’ottica di dare continuità alla riflessione già avviata lo scorso anno – con le preziose indicazioni operative offerteci dal Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile, don Miguel Ángel Gracía Morcuende, per accompagnare il processo di elaborazione del Piano Educativo Pastorale Salesiano (PEPS) locale – quest’anno si è voluta focalizzare l’attenzione sull’ultima “Lettera” del Rettor Maggiore – settembre 2022 – dal titolo “Ragazzo, dico a te, alzati!” (Lc 7, 14), la cui presentazione è stata affidata al salesiano colombiano don Rafael Bejerano, membro del Settore della Pastorale Giovanile della Congregazione che segue le “Opere Sociali”.

Don Rafael ha offerto un’ampia e dettagliata presentazione del documento nei tre nuclei di cui si compone.

Partendo dalla lettura del poco conosciuto articolo 33 delle Costituzioni Salesiane e del n. 118 dell’Enciclica “Fratelli tutti”, ha messo in evidenza alcuni versetti del brano evangelico da cui prende il titolo la “lettera” (Lc 7, 14), sottolineando l’importanza dei verbi “avvicinarsi” (inteso come capacità di analisi della situazione) e “toccare” (entrare in comunione con la situazione di morte del giovane), ponendo infine l’attenzione sulla forza creatrice della Parola che realizza quanto detto e che genera vita.

Al secondo nucleo della “lettera” è affidato il richiamo all’opzione preferenziale per i poveri – che connota il carisma salesiano – e all’impegno per lo sviluppo umano integrale attraverso le “Opere e servizi sociali per i giovani a rischio”, quali espressione di un modello pedagogico e salesiano aggiornato capace di rispondere alle necessità dei giovani; tali “opere” – ha ribadito don Rafael – richiedono competenza professionale, programmi specializzati e capacità di collaborazione con le istituzioni per rispondere oggi alle normative del Terzo Settore.

Interessante e ricco il cammino che nel corso degli anni – in particolare dal 1998 ad oggi – ha visto la realizzazione di diversi incontri, seminari, convegni, e la pubblicazione di importanti documenti, l’ultimo dei quali – la “Lettera” del Rettor Maggiore – costituisce la “carta di navigazione” per il Settore di Pastorale Giovanile per i prossimi anni affinché si possa pervenire alla revisione del Diritto Proprio della Congregazione.

Il terzo nucleo, infine, fa riferimento all’attività di animazione e governo nelle Ispettorie e nelle Case salesiane per un cammino sempre più improntato alla sinodalità e alla corresponsabilità nella missione.

Alla presentazione della “Lettera” del Rettor Maggiore ha fatto seguito, da parte del Vicario Ispettoriale, don Franco Di Natale, la presentazione del “Progetto Ispettoriale per la missione e la formazione condivisa tra SDB e Laici”, frutto della riflessione di un apposito gruppo di lavoro costituito – su mandato del CI31 – da Salesiani e laici.

Il documento – articolato nelle tre parti “riconoscere” interpretare” e “scegliere”, e approvato ad experimentum per un triennio – vuole essere un sostegno al cammino, già da tempo percorso insieme, verso nuovi fecondi percorsi formativi tra consacrati e laici.

Dopo la fraterna condivisione del pranzo, l’Assemblea si è nuovamente riunita per la presentazione delle attività formative e pastorali del nuovo anno, con un’agenda di impegni che è stata rimodulata alla luce della “creazione” a Cardinale del Rettor Maggiore e della conseguente necessità di celebrare – entro l’anno – un nuovo Capitolo Ispettoriale.

Don Domenico Luvarà, don Dario Spinella e don Alberto Anzalone – rispettivamente delegati per l’ambito Emarginazione Disagio Giovanile, per l’Animazione Vocazionale e Missionaria, per l’MGS – hanno presentato i collaboratori di ciascun ambito e il calendario delle attività.

Non poteva di certo mancare la foto di gruppo per lasciare traccia nella storia di questo importante e significativo incontro di riflessione, di confronto e di crescita per l’intera Sicilia “salesiana”.

In questo clima di gioia e di famiglia e con il desiderio di crescere sempre più nella comunione e nella corresponsabilità, la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Ispettore è stata il modo migliore per concludere insieme l’intera giornata, per rendere grazie al Signore dei tanti doni che continua a concedere alla nostra Ispettoria e per affidare a Lui i desideri e le speranze per il nuovo anno pastorale che così abbiamo iniziato.

Facendo nostre le conclusioni di don Ángel, chiediamo “alla nostra Madre, Maria Ausiliatrice, di continuare a prendere sotto il suo manto protettivo i ragazzi e i giovani, le famiglie e le comunità emarginate e dimenticate nelle periferie umane e sociali e, grazie al suo cuore materno, di continuare a suscitare nei suoi figli salesiani e nei laici con cui condividiamo la missione, la stessa passione di Don Bosco per la salvezza delle anime”.

Luciano Arcarese