Gela

Un turbinio di emozioni intense…

Benedizione della statua di Maria Ausiliatrice recentemente restaurata

“Cara Madre Vergine Maria fa che io salvi l’anima mia”… Queste le parole che non molto tempo fa venivano proferite ed insegnate ad un gruppetto di giovani a Valdocco. Parole semplici che produssero però una tale scossa di responsabilità e una reale consapevolezza del proprio agire da divenire presto un sostegno indispensabile per quei giovani e per coloro che seguirono… parole semplici che hanno trovato terreno fertile in un’autentica devozione alla Madonna definita oggi dalla Comunità salesiana Maria Ausiliatrice.

 

“Cara Madre” due parole ricche di affetto sincero e consolante che la sera 4 Maggio hanno consentito a numerosissimi fedeli di riunirsi in chiesa per rendere omaggio alla loro Madre celeste rappresentata dalla statua dell’Ausiliatrice da poco restaurata presente nella parrocchia salesiana di Gela.
Aria di festa, spirito di servizio, autentica fraternità, profonda devozione, ma soprattutto validi spunti di riflessione su tematiche che superano le effimere barriere umane e creano ponti per un’effettiva condivisione di intenti: questi i principali ingredienti con i quali l’intera comunità salesiana e la moltitudine dei fedeli presenti ha cercato di realizzare un pezzetto dell’ideale piedistallo su cui possa ben soggiacere la Madre celeste. E’ stata predisposta  infatti dai padri salesiani la benedizione della statua recentemente restaurata in seguito alla celebrazione eucaristica delle 18:30.
La funzione religiosa è stata presieduta da Don Pascual Chavez Rettor Maggiore emerito, con la concelebrazione di don Pippo Ruta, ispettore dei salesiani di Sicilia e Tunisia e tutti i sacerdoti della casa di Gela. Attento scrutatore degli animi umani, don Chavez nella sua omelia ha sottolineato alcune sottigliezze spesso confuse nelle accezioni di due verbi molto importanti della Sacra scrittura “Credere” e “Amare” esortando i fedeli ad un’attenta riflessione.
L’animazione liturgico-musicale ha consentito inoltre ai numerosissimi fedeli presenti di entrare in un turbinio di emozioni intense e di partecipare attivamente alla celebrazione.
Un silenzio surreale e un’atmosfera celestiale hanno poi accompagnato il rito della benedizione della statua riportata al suo antico splendore e abbellita uleriormente da due corone precentemente benedette dal Santo Padre Francesco.
A conclusione della Liturgia, i fedeli sono stati invitati a dirigersi in oratorio dove il servizio accurato dei giovani e delle famiglie coinvolti nelle varie realtà oratoriane ha intrattenuto i presenti con la distribuzione dei classici pezzi di rosticceria, buona musica e il consueto taglio della torta che tradizionalmente suggella ogni festeggiamento importante.
Ancora una volta i salesiani di Gela hanno manifestato la loro realtà poliedrica in cui molti hanno molto da fare, tantissimi tanto da dare, ognuno molto da imparare come ciascuno tanto da insegnare, tutti indistintamente hanno la possibilità di trovare una “Casa che accoglie”.
Milena Pizzo
Animatrice