Barcellona

Un cortometraggio per fare memoria

trentuno gennaio duemilaventuno

All’interno della Comunità educativa Pastorale, in occasione dell’imminente festività del nostro San Giovanni Bosco, eravamo alla ricerca di idee ed iniziative comunque significative, rispetto ai tradizionali attività, che rendessero comunque dignitosamente omaggio a nostro amato Santo e coinvolgessero la comunità

Ho proposto di mettere insieme idee e competenze racchiudendoli in un progetto che prenderà il titolo di una data precisa, per noi oratoriani significativa: “trentuno gennaio duemilaventuno”.

Il cortometraggio si poneva quindi diversi obbiettivi:

1) fare memoria di questa esperienza straordinaria di restrizioni che stiamo vivendo, fatta di privazione, nostalgia della nostra vita abituale e purtroppo anche di sofferenza. Certamente, questa parte emozionale, necessaria, rappresenta la chiave per entrare nel cuore di ciascuno con lo scopo di fissare il punto zero dal quale ripartire con slancio;

2) testimoniare come, anche attraverso le difficoltà, la comunità salesiana ha comunque continuato, seppur in modalità differenti, ad operare al servizio della propria famiglia e della città, specie dei più bisognosi;

3) stimolare la speranza attraverso i segni che lo Spirito Santo ci mostra come ad esempio la nascita di nuove realtà attività giovanili legate alla musica o stimolare l’accoglienza verso le nuove opere attese e di prossima consegna, come ad esempio la nuova chiesa dedicata a Don Bosco ed edificata ad opera di un caro benefattore;

4) trasmettere la gioia dello spirito salesiano che, come ci ha insegnato don Bosco, mai si abbatte di fronte alle difficoltà, ma che al contrario da queste traggono la forza per reagire con l’aiuto e l’intercessione di Maria Ausliatrice.

E’ un fotografia quindi per riconoscersi famiglia, da custodire e rivedere quando tutto sarà ormai un ricordo e che ci fa ricordare chi eravamo, come eravamo e come abbiamo festeggiato san Giovanni Bosco il “trentuno gennaio duemilaventuno”

Un ringraziamento speciale a Francesco Lo Giudice, fratello e socio che ancora non si è stancato di assecondare tutte la mia pazzie.

W Don Bosco

Domenico Arcoraci

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