Colle don Bosco, Castelnuovo d'Asti

Quattro nuovi salesiani per la Sicilia e Tunisia

La professione religiosa dei Salesiani vista con occhi nuovi

Per raccontare l’evento delle Professioni Religiose dei quattro confratelli siciliani, avvenuta l’8 settembre 2020 al Colle don Bosco, abbiamo dato voce ad un comune amico dei neo-professi: Andrea Buzzi di Riesi che, scrivendo alla nostra redazione, ha aperto il suo cuore:

Cresciuto tra casa e oratorio, da bambino mi sono affezionato ad un giovane animatore, della mia squadra, delle attività estive organizzate nell’opera salesiana di Riesi.
Trasferitomi a Catania per studiare, ormai universitario, ho conosciuto due animatori dell’oratorio sotto casa, con cui ho stretto subito amicizia.
Frequentando gli eventi e gli incontri del Movimento Giovanile Salesiano, ho incontrato un giovane con il quale ho trovato tante affinità ed interessi da condividere.

Vi chiederete cos’hanno in comune queste quattro persone… Insieme hanno cominciato un cammino di discernimento vocazionale che li ha portati a donare la vita a Dio per i giovani. Ricordo ancora il giorno in cui Marco di Cibali e Simone di Villaggio Unrra mi chiamarono, senza mettersi d’accordo tra loro, a distanza di cinque minuti, per dirmi che avrebbero cominciato il cammino di discernimento. Durante il loro percorso hanno vissuto un anno nella comunità salesiana Salette di Catania, dove con loro ho avuto la Grazie di condividere momenti unici ed indimenticabili. Ero presente quando Walter di Riesi lasciava il posto di lavoro alle Poste Italiane e quando Fabio di Cibali scriveva la lettera di ammissione in Noviziato e, di certo, non potevo mancare al giorno della loro Prima Professione Religiosa, nonostante difficoltà logistiche dovute alla pandemia.

Arrivato un giorno prima del loro Si, al Colle Don Bosco, sede del loro anno di Noviziato ero emozionato, non li vedevo da un anno intero. Non ho potuto far altro che notare, nei loro occhi, qualcosa di diverso da quando li avevo salutati prima che lasciassero la Sicilia. Ho visto in Simone la luce di chi fissa lo sguardo sulla persona che ama di più al mondo e non vuole far altro che stare con lei, in Marco la serenità di chi si fida in maniera totale sapendo che non verrà deluso, in Fabio la gioia di chi ha scavato tanto per poi trovare il più grande dei tesori ed in Walter ho visto la trepidazione di chi finalmente è ad un passo dallo stare insieme con la persona amata da sempre.

Non siamo riusciti a trattenere le lacrime di gioia, loro dopo essere stati accolti in Congregazione ed io quando li ho visti in ginocchio, davanti al Rettor Maggiore, a professare il loro amore a Dio e ai giovani tramite i voti di povertà, castità e obbedienza. Ho pianto perché ho ricordato i loro dubbi prima di partire e la loro attuale fermezza nella Fede, ho ricordato i loro momenti di sconforto nei periodi difficili e la forza di rimanere con Dio anche quando tutto il mondo andava loro contro.

Una volta, a Villa Bellini nella città di Catania, dissi a Simone che per me lui è un Santo. Ho pianto perché ho visto quattro santi della porta accanto, con cui sono cresciuto, crescere, maturare ed ora coronare con il loro “Eccomi” la loro vocazione. Amici miei, vi auguro di conservare sempre in Cristo quell’amore, quella serenità e quella gioia che mi avete mostrato in questi giorni a Colle Don Bosco.

 

Andrea Buzzi