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Intorno a noi

Iniziative culturali ed educative per superare l’attuale crisi dell’editoria cattolica

I ragazzi si abituano a leggere se sono educati a farlo

Riportiamo una notizia del giornalista Fillippo Passantino, del 18 gennaio scorso, apparsa sul notiziario online AGENSIR.

La notizia riguarda un’intervista rilasciata da don Giuseppe Costa, salesiano di don Bosco, docente ed esperto nel settore dell’editoria cattolica già direttore della Libreria Editrice Vaticana per un lungo decennio, sul suo nuovo libro relativo all’editoria religiosa e sull’importanza della riscoperta della lettura come crocevia per la crescita della persona umana.

Nel suo volume pubblicato dall’editrice Salvatore Sciascia sono affrontati i problemi dell’attuale crisi dell’editoria cattolica e della disaffezione alla lettura del libro. Una vera e propria crisi culturale dovuta ad una secolarizzazione imperante che non dà spazio alla riflessione personale. Ancora presenta alcune strategie per contrastare il calo delle vendite e per favorire la lettura fra le nuove generazioni. Riportiamo le risposte ad alcune domande poste dal giornalista.

Come è possibile per l’editoria religiosa colmare questo gap?
Puntando su buoni autori, sul contatto con centri culturali e università, organizzando convegni e su librerie trasformate in centri culturali veri e propri.

L’editoria religiosa deve sapere utilizzare tutti gli strumenti e supporti informatici che esistono sia nella produzione che nel mercato stesso.

Si può offrire sempre sui temi del libro una serie di servizi per altri linguaggi, come quello elettronico o filmico.

C’è un disinteresse dei laici per l’editoria religiosa tale da renderla una nicchia per pochi?

C’è una secolarizzazione galoppante che porta i laici a non avvicinarsi al libro religioso. E ciò ha una ricaduta negativa anche sul mercato generando un disinteresse generale.

I ragazzi si abituano a leggere se sono educati a farlo o per iniziativa personale di alcuni insegnanti o in famiglia. Se vogliamo evangelizzare grandi masse le dobbiamo portare a riflettere e a utilizzare questi strumenti.

Per don Giuseppe Costa, quindi,  è importante aiutare i giovani a sviluppare una personalità critica grazie alla lettura scommettendo su temi come la preghiera, l’impegno politico e sociale.

L’intervista termina con alcune dichiarazioni, dal punto di vista editoriale, riguardanti l’errore compiuto nella pubblicazione del libro del card. Sarah con lo scritto di Benedetto XVI.

I diritti sia del Papa emerito che del Papa regnante sono della Libreria editrice vaticana. Un contatto dell’editore con la Lev prima della pubblicazione sarebbe stato opportuno. Invece, ciò sembra che non sia avvenuto. Evidentemente c’era una volontà di provocare reazioni. Adesso, una soluzione sarebbe ritirare la pubblicazione.

Ringraziamo don Giuseppe Costa per il contributo sensibile dato alla riflessione odierna e auspichiamo che possa ancora fornire ulteriori spunti di riflessione.

Per ulteriori approfondimenti rimandiamo alla pagina online su AGENSIR.