Catania Ispettoria

Il giorno del silenzio elettorale: lettera di don Giovanni D’Andrea

Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne che hanno raggiunto la maggiore età.

Il voto è personale ed è eguale, libero, e segreto, Il suo esercizio è dovere civico”.

(Costituzione della Repubblica Italiana, 48)

Ai giovani del Movimento Giovanile Salesiano di Sicilia

Miei cari ed amati giovani,

            oggi, sabato 24 settembre oltre ad essere la ricorrenza mensile di Maria Ausiliatrice è anche il cosiddetto “giorno del silenzio elettorale”, domani 25 settembre si va al voto.  Nelle ultime settimane partiti e movimenti politici attraverso i loro leader e candidati hanno occupato la scena della vita sociale, abbiamo ascoltato o sentito tante parole ed innumerevoli proclami.

Alcuni di voi si recheranno al seggio elettorale per la prima volta, altri lo hanno già fatto in passato. Vi esorto con forza ad andare a votare.

Prima di entrare nella fatidica “cabina elettorale” vi consegneranno, oltre alla matita, 3 schede di colore diverso per eleggere 400 Deputati (scheda rosa), 200 Senatori (scheda gialla). La terza scheda, di colore verde, serve per eleggere il Presidente e 70 Deputati per l’Assemblea Regionale Siciliana.

A differenza delle elezioni politiche nazionali, per le elezioni regionali è prevista la possibilità di esprimere il voto disgiunto. L’elettore può votare una lista regionale e una lista provinciale non collegate fra loro. Quindi è possibile, tecnicamente, esprimere una preferenza per un deputato all’Assemblea regionale Siciliana e una preferenza per un candidato alla Presidenza della Regione appartenente a uno schieramento politico differente.

Chissà quante volte abbiamo proclamato, citato, riportato il motto tanto caro a Don Bosco: “Onesti cittadini e buoni cristiani”, con l’esercizio del diritto di voto si vive anche l’essere onesti cittadini e buoni cristiani. Onesti cittadini che si prendono cura del “Bene comune” anche esprimendo su una scheda elettorale la propria preferenza politica.

Il tema pastorale dell’anno “Noi ci si(t)amo” ci invita a stare con coraggio nei luoghi dove il Signore ci chiama, vivendo il nostro stile educativo, il Sistema Preventivo. Il nostro “stare” si concretizza anche con l’esercizio del diritto/dovere del voto.

So che a diversi di voi la “politica non interessa”, non pochi vivono una sorta di rigetto, però è un dovere che va vissuto. Vi esorto cari giovani a recarvi al seggio elettorale e di vivere il vostro diritto al voto.

Qualcuno ha già in mente a chi dare la propria preferenza, qualche altro è in dubbio, altri non hanno la ben più pallida idea di chi votare. Fate una vostra ricerca su quale sia il “Programma politico” del candidato che desta la vostra attenzione, non fidatevi dei genitori ed alle voce infondate  “si dice che…” o di messaggi che compaiono da tempo sui social. Questo comporta un certo impegno e fatica, ma è così che si diventa adulti e responsabili della “Casa comune” nella quale vive ciascuno di noi.

Cari giovani votate, si tratta alle volte di pochi minuti, specie se si è ben preparati. Del resto quando svolgete attività di animazione non vi preparate forse per tempo?! Votate secondo coscienza.

Viviamo un periodo politico, sociale, economico, sanitario non facile, dobbiamo scegliere chi ci dovrà guidare nei prossimi anni, facciamolo nel miglior modo possibile partecipando al voto per evitare che l’astensionismo continui ad essere il vero vincitore delle tornate elettorali come accade da alcuni anni a questa parte.

Grazie per avermi dedicato del tempo leggendo questo mio comunicato.

Il Signore accompagni i nostri passi e guidi i nostri cuori.

Catania, 24 settembre 2022

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