Spagna

I Salesiani affrontano, nel Congresso Internazionale, il legame tra Pastorale Giovanile e Famiglia

Riportiamo la notizia di INFOANS sul Congresso Internazionale “Pastorale Giovanile e Famiglia” che si sta tenendo a Madrid dal 27 Novembre al 1 Dicembre 2017:

(ANS – Madrid) – “Dobbiamo continuare a crescere nella riflessione educativa, pastorale ed evangelizzatrice attorno alla realtà della famiglia”. Così Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, ha incoraggiato gli oltre 300 partecipanti al Congresso Internazionale Salesiano Pastorale Giovanile e Famiglia “SYMFAMILY17”, inaugurato lunedì 27 novembre a Madrid e che si concluderà il 1° dicembre.

Alla cerimonia di apertura del Congresso erano presenti mons. Carlos Osoro, cardinale arcivescovo di Madrid, mons. Renzo Fratini, Nunzio Apostolico in Spagna, suor Maria Rosario Ríos, Presidente della Conferenza Spagnola dei Religiosi, e Belén Prado, Vice-Consigliera per le Politiche Sociali e la Famiglia del governo regionale di Madrid. Sono intervenuti anche mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto e Segretario Speciale dei due Sinodi dei Vescovi dedicati al tema della famiglia, e P. Alexandre Awi Mello, Segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

All’inizio della cerimonia di apertura, don Fabio Attard, Consigliere Generale salesiano per la Pastorale Giovanile, cioè il responsabile del Dicastero che organizza questo congresso, ha dato il benvenuto agli ospiti e ai partecipanti e ha illustrato il fine dell’appuntamento: “aprire spazi per il discernimento sulla Pastorale Giovanile e la Famiglia e generare strategie comuni per aumentare l’impatto delle nostre azioni pastorali, all’interno della Pastorale Giovanile salesiana e in sintonia con la Chiesa”.

Il Rettor Maggiore, accompagnato dal Consiglio Generale della Congregazione e dagli Ispettori e dall’Ispettrice dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice della Spagna, ha sottolineato che la Congregazione lavora duramente e in molti luoghi con i giovani, anche se, ha detto “abbiamo una questione in sospeso nell’attenzione alle famiglie”. Per questo ha invitato a far sì che il lavoro e la riflessione di questo congresso, in linea con le proposte dell’ultimo Capitolo Generale dei Salesiani, servano ad “illuminare il lavoro pastorale dei prossimi anni”. E ha anche augurato ai partecipanti “un’esperienza di vita educativa, pastorale ed evangelizzatrice che possa guidare la nostra missione”.

È intervenuto successivamente, P. Awi Mello, che ha trasmesso ai presenti il saluto del cardinale Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, Famiglia e Vita, di cui P. Awi Mello è Segretario. Quindi ha parlato del suo legame con i Salesiani sviluppato in Brasile, suo paese natale, e ha manifestato il suo apprezzamento verso la Congregazione. Infine, ha sottolineato il desiderio del Papa di ascoltare i giovani e ha affermato che questo congresso “dimostra che dobbiamo essere specialisti della famiglia”.

La prima relazione del congresso, a carico di mons. Forte, ha indicato che la famiglia deve essere al centro dell’azione pastorale della Chiesa. “È indispensabile e urgente che ogni uomo di buona volontà si sforzi di salvare e promuovere i valori e le esigenze della famiglia”. Il presule ha sottolineato quattro aspetti fondamentali della famiglia, che ha definito come “una scuola di umanità, di socialità, di vita ecclesiale e di santificazione”. Per questo ha insistito sul fatto che “la famiglia è il soggetto privilegiato della trasmissione della fede” e “il primo luogo in cui si impara a condividere, a sostenere, a rispettare, a vivere insieme”.

Mons. Forte ha poi insistito sul fatto che “evangelizzare le famiglie significherà accompagnarle nell’esperienza viva della fede ecclesiale”. Ha anche sottolineato la necessità di formare “coloro che si preparano per il matrimonio” per “promuovere il protagonismo pastorale della famiglia”. In un altro punto nel suo discorso, ha detto che il “l’accoglienza, l’accompagnamento, il discernimento e l’integrazione sono i quattro termini che riassumono l’atteggiamento pastorale richiesto dall’Amoris Laetitia in relazione a tutte le famiglie e in particolare a quelle che soffrono la ferita di un amore fallito”. E ha anche sottolineato la particolare relazione che intercorre tra ciò che Papa Francesco indica a tutta la Chiesa e ciò che Don Bosco raccomandava ai suoi figli: “Pratichiamo il Sistema Preventivo”.

Nei prossimi giorni diversi specialisti continueranno a riflettere sul rapporto tra Pastorale Giovanile e attenzione alle famiglie, seguendo il percorso proposto dai Sinodi dei Vescovi sulla famiglia, che si sono concretizzati nell’Amoris Laetitiae, e seguendo il lavoro in questo settore che viene portato avanti dalla Congregazione in tante parti del mondo – un aspetto, quest’ultimo, che farà parte delle “buone pratiche” che saranno presentate al Congresso fino a venerdì.