Ragusa

I salesiani a Ragusa

Racconto della presenza

Era il primo gennaio 1962, quando il primo parroco, Don Verde, diede inizio all’Opera Salesiana a Ragusa. Uno dei saloni del Corso Italia, precisamente quello a centro del lungo corridoio, diventò cappella e le stanzette adiacenti, gli uffici parrocchiali. Si era alla periferia della città verso le “ciuse” della campagna ragusana. Questo quartiere volgarmente veniva chiamato “la Russia”, ma che in seguito, essendo abitato da brava gente, si arricchì dal punto  di vista  spirituale, regalando una pagina di storia molto importante per la città di Ragusa.  Da allora tante generazioni di giovani sono cresciute e passate dal cortile salesiano, che divenne ed è un punto di riferimento molto importante per l’intera comunità iblea sia per l’aspetto religioso, ludico, sportivo, ma soprattutto per quello socio-educativo.

Oggi nella comunità salesiana sono presenti sei confratelli: Don Pippo Fallico (con funzioni di parroco e di direttore della Casa), Don Salvatore Ledda, Don Gianni Giummarra, Don Salvatore Frasca (economo), il sig. Francesco Furnari (coadiutore), Don Alfio Pappalardo, giovane chierico tirocinante che si occupa dell’oratorio.

Fino a qualche tempo fa era presente il Centro di Formazione Professionale, una vera e propria fucina di elettricisti e serramentisti, ma che purtroppo, causa motivi economici, è stato chiuso.

Dal 1987,  grazie all’inventiva di Don Antonino Samperi,  nacque  “Radio Don Bosco” che tutt’ora trasmette notizie locali, ma soprattutto le dirette quotidiane delle SS. Messe.

In questo periodo di pandemia, che ha messo in ginocchio il mondo intero, anche le attività rivolte ai giovani hanno subito un rallentamento. La catechesi è stata “trasformata”  con una S. Messa pomeridiana del sabato destinata esclusivamente ai vari gruppi di catechismo. Durante la celebrazione, presieduta dal parroco ed animata dall’equipe catechistica, i ragazzi sono coinvolti, attraverso segni e testimonianze, a vivere la S. Messa in modo più profondo e più consono alla loro età.

Anche l’oratorio ha dovuto sospendere le varie attività, limitandosi all’incontro dei gruppi formativi in modalità on–line.  Mentre il doposcuola, per i ragazzi con difficoltà economiche, è continuato e svolto ottemperando alle normative anti-covid.