MGS zona Centro Sicilia

I have a dream: Oratorio

Incontro zonale online

Si è tenuto il 27 gennaio 2021 un incontro online con i ragazzi del MGS del Centro Sicilia, un momento di riflessione, ma anche di fraternità per prepararci insieme alla festa di San Giovanni Bosco. L’incontro è cominciato con un momento di preghiera e la lettura delle Memorie dell’oratorio di Don Bosco. Il tema principale è stata la riflessione sulla bellezza e l’importanza dell’oratorio; il luogo delle relazioni, dello stare insieme, il laboratorio dei talenti.

Hanno presentato le loro testimonianze Vincenzo Cascino, cooperatore salesiano originario di Gela, che ha sempre vissuto l’oratorio come una seconda casa, e Giuseppe Toscano, originario di Pietraperzia e animatore da sempre.

Giuseppe ha 25 anni e definisce l’oratorio come un dono, qualcosa che apparentemente sembra scontato, ma quando ci si allontana da questa realtà si percepisce un vuoto, una mancanza, ciò che sembra scontato diventa il centro della nostra quotidianità. Durante il suo “percorso oratoriano” ha incontrato delle persone che sono diventate delle vere e proprie guide. La sua esperienza può essere racchiusa con una frase che gli è rimasta dentro e lo ha accompagnato durante le avventure che ha vissuto presso l’oratorio di Pietraperzia: “Si entra per piacere, si rimane per servire”. Per Giuseppe l’oratorio ha fatto la differenza, gli ha permesso di sentire la sua “bussola interiore”, capire chi voleva essere e che strada voleva intraprendere: stare accanto ai più deboli. Oggi insegna a Catania, precisamente a Librino, portando con sé gli insegnamenti di Don Bosco.

Anche per Vincenzo l’oratorio è stato “casa che accoglie”. Nonostante le delusioni o i giochi condivisi con altri coetanei, condividere momenti con altri giovani era gioia pura: più si ama, più si ha la felicità nel cuore. L’oratorio è anche preghiera per compiere gesti di carità, amorevolezza e confronto, nutrire e ricaricare la propria anima per essere “oratorio fuori”, ci ha detto che l’amore fa sempre la differenza, dare sé stessi per fare tutto con e per l’amore, creando così una vita ricca di valori ed esperienze costruttive. Vincenzo ha vissuto a pieno questa pandemia, lavorando come infermiere in ospedale: ha visto con i suoi occhi la sofferenza, la paura, ma era cosciente che Dio, Don Bosco c’erano, era chiamato a essere come Gesú con gli altri.Sia Giuseppe che Vincenzo hanno sempre avuto la passione della giocoleria, far sognare i ragazzi con piccole magie che hanno sempre un intento pedagogico, piccoli insegnamenti attraverso i semplici gesti.

All’incontro erano presenti anche don Alberto Anzalone sdb, delegato di PG e sr Antonella Allegra fma, consigliera di PG, che a fine incontro hanno rivolto il loro saluto e il loro augurio per la festa di Don Bosco, ormai alle porte; parole di affetto e di incoraggiamento che hanno spronato i partecipanti a vivere la vita come voleva don Bosco: “gesti semplici e concreti che scaldano il cuore” è stato l’augurio di Sr Antonella e da parte di Don Alberto di “vivere questo mese con entusiasmo, nonostante la pandemia, per ricordarci che siamo figli di Don Bosco”!

Miriam D’Aleo
Chiara Camilleri
Oratorio FMA Mazzarino