Alì Terme

GrAdo, il racconto dei ragazzi di Alì Terme

Dopo due anni senza poter fare incontri presenziali è ripartito l’itinerario GrAdo. E con la gioia nel cuore di poter insieme ricominciare a camminare sulle orme di Gesù il 6 e 7 novembre ragazzi di diversi oratori della zona di Catania e Messina ci siamo ritrovati ad Alì Terme. Dopo la calorosa accoglienza da parte di FMA, don e i giovani dell’equipe si parte con una dinamica di conoscenza e la presentazione del percorso. Quest’anno al Gr cercheremo di costruire il nostro progetto di vita personale e l’incontro non poteva che proseguire con un momento di preghiera in cui abbiamo affidato al Signore il nostro cammino.

Il pomeriggio è proseguito con la lectio guidata da don Rocco Tasca sul libro della genesi, in particolare sulla vicenda del peccato originale, e sull’episodio di Zaccheo tratto dal nuovo testamento. La vicenda di Adamo ed Eva ci ha aiutato a mettere in luce il limite umano e l’amore incondizionato di Dio nei nostri confronti.

Don Rocco ci ha aiutati a comprendere che il limite non è sempre un elemento negativo. Avere un limite, infatti, significa avere anche dei margini di sicurezza nella vita, una direzione che ci aiuta a crescere meglio. Non possiamo condurre una vita sana e felice senza darci dei limiti. Dopo un momento di riflessione personale ci siamo divisi in gruppi e abbiamo rappresentato l’episodio biblico del peccato originale. Questa dinamica ci ha permesso di trarre insieme una conclusione e cioè: che siamo chiamati a prenderci le nostre responsabilità e non seguire la massa. Io dove sono? E chi sono? Sono le due domande che hanno accompagnato il momento di riflessione personale.

L’episodio di Zaccheo ci mostra la diversità di atteggiamento di chi, peccatore, non solo riconosce il suo limite davanti a Dio, ma cerca di fare il possibile per farsi vedere ed incontrare lo sguardo di Gesù. Anche noi siamo chiamati a riconoscere i nostri limiti e a non aver paura dello sguardo di Gesù.

La serata è proseguita con un intenso momento di fraternità, in cui il gioco ha ci ha aiutati a rafforzare il cammino di squadra. L’adorazione eucaristica e la possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione hanno arricchito di una particolare intensità il già abbondante bagaglio di esperienze.

La mattina seguente siamo di nuovo carichi, ma anche un po’ assonnati, per cominciare una nuova giornata. Suor Giovanna Cozzo con una originale e coinvolgente catechesi ci ha presentato cosa significa e come si fa un progetto di vita. Le domande guida sono state suggerite da un discorso di papa Francesco. Da dove si parte per realizzare grandi sogni? Dalle grandi scelte e quindi chi scegli di diventare?

La base di un buon progetto di vita è costituita dalle 4 relazioni fondamentali: con Dio, con sé stessi, con gli altri, con le cose. Allora, pronti a lavorare su noi stessi abbiamo vissuto circa un’ora di silenzio e riflessione personale per cominciare a comporre il nostro progetto di vita. La celebrazione eucaristica ha concluso questa densa esperienza di amicizia, incontro e crescita nella fede. A Gesù abbiamo affidato le nostre riflessioni e i nostri progetti. Alla prossima pronti a continuare il cammino.

 

di Aurora Tomaselli