Palermo Ranchibile

Fare scuola dopo l’emergenza

Lo scorso 19 novembre, nell’aula magna della LUISS, è stato presentato il XXIII rapporto sulla scuola cattolica in Italia, il cui contenuto fa parte di un volume, dal titolo Fare scuola dopo l’emergenza, edito da Morcelliana Scholé. Presenti mons. Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale e delegato della CESI per l’educazione cattolica, la scuola e l’università; il prof. Roberto Lagalla, Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione; il prof. Gabriele Carapezza Figlia, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza della LUISS; il prof. Giuseppe Zanniello, tra gli estensori del rapporto e promotore dell’evento; il prof. Nicola Filippone, dirigente scolastico dell’Istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo. Collegate da remoto varie personalità del mondo della scuola e dell’educazione, docenti universitari ed esponenti delle associazioni impegnate a sostegno della scuola paritaria cattolica, che hanno contribuito alla stesura del documento.

Il dato emerso con molta chiarezza è che, a fronte di una contrazione degli istituti primari e dell’infanzia, durante la pandemia alcune scuole secondarie di I e II grado sono significativamente cresciute, con un considerevole aumento delle iscrizioni. Ciò si è verificato con molta chiarezza nel nord Italia, ma anche a Palermo, soprattutto al Don Bosco Ranchibile e all’Istituto Gonzaga, come ha voluto sottolineare mons. Pennisi. Ci si è chiesti se tale incremento rappresenti un’inversione di tendenza, dopo anni di crisi e, in molti casi, anche di chiusura. Oppure, se non sia dovuto ad una maggiore efficienza che le scuole cattoliche hanno mostrato, nell’organizzare la didattica a distanza, rispetto alle statali. Il prof. Zanniello si è soffermato sulla “fantasia educativa” emersa nel corso dell’indagine, che ha trovato una significativa testimonianza al Don Bosco, i cui studenti sono aumentati di circa il 20%. Il prof. Filippone ha descritto alcune iniziative messe in atto nel suo istituto e riportate nel volume, in particolare un talk show con Plauto e Terenzio, con gli alunni del liceo classico e un caffè letterario offerto alle classi della scuola media, che dal 9 marzo al 31 maggio del 2020, ogni sera, si sono incontrate su piattaforma, per discutere di un autore, di un libro o di parte di esso, spesso anche alla presenza di illustri ospiti. Quest’approccio, ha riconosciuto l’assessore Lagalla, ha garantito il mantenimento e la cura della relazione, dimensione imprescindibile dell’educazione.

Il convegno è tornato anche sul tema della libertà di scelta delle famiglie, toccato dal prof. Carapezza Figlia e dall’assessore Lagalla, che non ha escluso aiuti per le famiglie, si è pure interrogato sul futuro della scuola paritaria in Italia, sulle incognite che l’attraversano, alla luce degli ultimi aggiornamenti sulla pandemia. Due sono i punti sui quali tutti hanno convenuto: la funzione provvidenziale svolta dalla dad durante il lockdown e la necessità, ormai, di continuare in presenza, così come è iniziato il nuovo anno scolastico. Tutto questo per consentire ai ragazzi, che per un anno e mezzo hanno seguito le lezioni da casa, di riadattarsi ai ritmi – e alle regole – della lezione in presenza.